"I DO" in tutte le religioni del mondo

Il matrimonio è un sigillo d'amore che due innamorati decidono di applicare alla loro relazione... questa potrebbe essere una delle tante definizioni che si può collegare alla parola "matrimonio" ma in fin dei conti ognuno può dare la sua personale interpretazione.
Ma l'amore non ha schemi ne regole neanche quando in una coppia esistono due diverse culture e religioni.
In questo articolo infatti vogliamo raccontarvi un'ultimo lavoro targato Rogama Event Design; un matrimonio svolto sull'Isola d'Ischia in una location suggestiva immersa in uno dei scenari più belli dell'isola.
Due religioni a confronto che siamo riuscite a far combaciare alla perfezione e dove il risultato è stato a dir poco eccellente: la religione cattolica ed ebrea.
Il "Matrimonio Misto" può essere celebrato nella Chiesa Cattolica tra sposi di cui uno è un non credente o appartenente ad una comunità religiose non cattolica e questo non costituisce un problema sul piano della diversità religiosa, ovviamente seguito da regolare documentazione (dispensa di sottostare al Codice di Diritto Canonico)

La prima cerimonia infatti è stata celebrata nella piccola e graziosa Chiesa della SS. Maria delle Grazie nel grazioso comune di Lacco Ameno mentre la cerimonia ebraica nella splendida location scelta dagli sposi. Per la seconda celebrazione i preparativi sono stati ben più impegnativi, bisogna rispettare regole ben precise e seguire con attenzione tutte le tradizioni previste durante il rito.
Chi non ha mai assistito ad un rito ebreo (per me è stata la prima volta) forse non sa' che :























-La cerimonia si svolge sotto un baldacchino di stoffa chiamato chuppah o huppah dove il rabbino sarà ad aspettare i testimoni ed infine gli sposi
-La sposa compie sette hakkafot intorno allo sposo (sette giri intorno allo sposo) insieme alle 7 benedizioni che proteggono il matrimonio recitate su di un bicchiere di vino che viene consegnato ai genitori della coppia, perché lo diano ai rispettivi figli
-Gli anelli sono di proprietà dello sposo e vengono tramandate da generazioni.
-La rottura del calice, dopo aver bevuto il vino al suo interno, da parte dello sposo alla fine della cerimonia simboleggia la caduta del tempio Gerusalemme e l’allontanamento dalla terra Santa del popolo eletto.
-La Hora è la tipica danza che si pratica dopo la cerimonia in cui i due sposi, seduti su di una sedia vengono issati in alto dai loro ospiti, tenendo in mano un fazzoletto e facendolo roteare. Tutto rigorosamente accompagnata da musica tradizionale.
Una cerimonia dal delizioso contrasto tra tradizioni e modernità con un tocco di esclusività ed eleganza creato da Rogama Event Design.

Martina Russolillo
R E D

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